Sanità e Istruzione

Sanità ed Istruzione. Sono giorni che tengo questo intervento in sospeso, non mi convinco che valga la pena inviarlo. Poi mi son detto: pena per pena mandalo, anche se fa pena. La Sanità e l’Istruzione sono due valori riconosciuti da tutti fondamentali e dichiarati tali anche nella nostra Costituzione, che li garantisce come diritti primari per l’individuo, valori sbandierati con enfasi nelle varie campagne elettorali, locali e nazionali, garantiti e assicurati. La realtà però è sostanzialmente diversa. La realtà è che, pensando al settore sanità notiamo che nell’ospedale Mandic di Merate, punto di riferimento per i comuni del meratese, casatese e limitrofi, in barba a tutte le promesse e dichiarazioni, in poco tempo si sono chiusi il reparto di psichiatra e da pochi giorni è stata annunciata la chiusura del reparto nascite, anche se, a onor del vero, alcuni mesi di “recupero” sono stati concessi e il futuro del settore post-nascita sia stato scaricato sulle decisioni che prenderà il personale (?!). Poco rassicurante è il fatto che tanti professionisti, anche stimati primari, abbandonano la struttura meratese, anche il reparto nascite ha perso “pezzi” importanti… sarà un caso che le nascite siano ulteriormente calate? Dopo la mozione che denunciava lo stato allarmante della sanità locale approvata da quasi tutti i Consigli Comunali e dopo una frettolosa apparizione dell’assessore alla sanità lombarda, Bertolaso, nulla sembra essere cambiato, almeno guardando alla situazione dall’esterno, a parte la chiusura del reparto nascite. Riguardo il settore Istruzione è di questi giorni la giustificata e più che dovuta protesta degli studenti dell’istituto Viganò di Merate per il persistente disservizio nella struttura scolastica: servizi igienici non funzionanti, muffe e scostamenti sulle pareti delle aule, veneziane parasole rotte e riscaldamento non pervenuto. Non è certo il modo migliore di sostenere l’istruzione pubblica quello di avere strutture ormai fatiscenti e quasi non agibili. E allora, anche non volendo, si insinua nella mente un lugubre sospetto: la Sanità e l’Istruzione Pubbliche sono davvero la stella polare di questa politica? O l’aggettivo “Pubbliche” è superfluo e fastidioso e quindi meglio eliderlo? 
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Dario Colombo
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