Provincia di Lecco: Basta gag ora qualche fatto concreto

I comunicati stampa sono la specialità della Casa. Del resto qualcuno che ha necessità di riempire c’è sempre in giro e qualsiasi documento riceve, lo diffonde. Come fosse Vangelo.

I fatti però dicono altro. Questa Giunta che regge la disastrata provincia di Lecco è da cacciare senza attendere oltre. Sappiamo come una sconosciuta impiegata di Monticello sia assurta a Presidente dell’Ente. Non è il caso di infierire oltre. Si attende solo il trapasso (politico ovviamente).

Ma di quello che fu il numero uno di Fratelli d’Italia, ossia Fabio Pio Mastroberardino ci si sarebbe aspettato un impegno maggiore nel momento di assumere la delega all’edilizia scolastica. Non fosse altro perché, come recita il suo curriculum autografato: “E’ cresciuto andando in cantiere e frequentando lo studio del padre. Fino alla laurea in architettura con 110/110 al Politecnico di Milano nel 2011 ecc ecc”

Evidentemente però, le note vicende politiche, lo scontro con Giacomo Zamperini, la durissima campagna congressuale culminata con una sonora sconfitta gli hanno sin qui impedito di dedicarsi a ciò per cui è pagato (sia pure a gettone): l’edilizia scolastica.

Peraltro le proteste degli studenti delle scuole superiori di Merate non sono certo una novità. In passato erano le infiltrazioni d’acqua, le finestre che non si aprono, le persiane semidistrutte, l’erbaccia incolta frequentata solo da topi e bisce.
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Un momento della protesta di questa mattina
Dopo la denuncia di questo giornale la signora Hofmann in persona era scesa dal Capoluogo in ispezione. Una gita con rimborso spese si presume e poi di nuovo a villa Locatelli. E tanti saluti a Maria Gaetana Agnesi (Illustre matematica di Montevecchia) e a Francesco Viganò (Economista e fondatore dalla Banca Briantea) di Merate.

Dopo la protesta di oggi c’è da sperare che Fabio Pio non intenda emulare Mario Pio (del grande Alberto Sordi). Di gag da questa Amministrazione provinciale ne abbiamo già viste tante. Ora, qualche fatto concreto per favore.
C.B.
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