Servizio sanitario regionale: ha vinto il privato

Buon pomeriggio,
a completamento degli interventi, in merito ai tempi di attesa delle prestazioni sanitarie, volevo condividere con i lettori di MOL anche la mia esperienza. Dovendo effettuare una visita oculistica ho richiesto l'impegnativa al mio medico curante ed ho cercato sul sito di Regione Lombardia delle disponibilità. Dopo circa 10 giorni, in cui non mi veniva proposta dal sistema alcuna data per effettuare la suddetta visita, ho contattato l'URP della nostra Azienda Sanitaria per richiedere informazioni ed un intervento affinché venissero riattivate le visite in favore di tutti i cittadini. La risposta dell'URP, celere e cortese, ha evidenziato che per prestazioni programmabili il Servizio Sanitario Regionale è strutturato per consentire ai cittadini un'offerta dei servizi su tutta l'area regionale e non solamente nella propria provincia di residenza invitandomi a monitorare il sito ed a verificare in altre province o anche in strutture private accreditate che, a loro dire, normalmente hanno dei tempi d'attesa migliori. Non mi sono potuto esimere dal rispondere all'URP con una breve riflessione in merito rimarcando, con disappunto, che l’asticella dei servizi sanitari che Regione Lombardia ci propone continua irreparabilmente a scendere sempre di più verso il basso segnalando però che ero rimasto molto colpito dalla spiccata fantasia nel ricercare giustificazioni ad un servizio depauperato e che quest’ultima trovata dell’allargamento ad altre province era veramente di grande spessore. Chapeau!!! Ho comunicato altresì che, seppure la mia impegnativa rientrasse nelle prestazioni programmabili, era indecente che le ASST di Lecco, Monza e Bergamo (quando prenoti puoi sciogliere l'ambito provinciale) non avessero date disponibili nemmeno con tempi lunghi, in una delle regioni più ricche d’Europa. In merito alle ricerche presso strutture private accreditate ho provveduto a segnalare all'URP che per le prestazioni prenotabili con il Servizio Sanitario Regionale in alcuni casi, rimandavano al sito ed al Contact Center della Regione Lombardia, in altri le agende non erano ancora disponibili ed in altri ancora le visite erano programmabili a partire dal luglio 2025. Naturalmente e magicamente se si richiedeva la stessa prestazione in forma privata il periodo di attesa risultava nullo, il giorno dopo. Nella successiva risposta l'URP, sempre celere e cortese, ha manifestato dispiacere per le difficoltà che ho riscontrato ma che sono purtroppo da addebitare, dicono loro, alle criticità di sistema e al momento storico invitandomi nuovamente a monitorare il sito ed a verificare in altre province e nel privato acceditato. Segnalo che l'unica data disponibile trovata nelle province confinanti è programmata per luglio 2025 in provincia di Como a Menaggio. Zona bellissima e piacevole ma non proprio comoda per chi risiede nel Lecchese e non si muove per turismo; probabilmente i costi di spostamento aggiunti a quelli del ticket regionale ne parificano la prestazione al costo di una privata. Assistiamo quindi, inermi e distratti ad una spinta, sempre più forte e decisa, verso una sanità privata che si espande sempre di più e che depaupera giorno dopo giorno quella pubblica che diverrà in brevissimo tempo marginale e poco funzionale ai bisogni delle comunità considerato peraltro l'invecchiamento della nostra popolazione. Un sentito ringraziamento quindi, a chi governa, quasi ininterrottamente, la nostra regione dal 1995. In conclusione, volevo pertanto confermare che il progetto di esternalizzare al privato il servizio delle prestazioni sanitarie in Regione Lombardia si sta completando e perfezionando. Provvederò quindi, quanto prima, a prenotare una visita privata.
Grazie per l'attenzione.
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Francesco
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