Il mastrogiardiniere/59: 8 regole minime contro le "infestanti"

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Buongiorno,
oggi continuo l’articolo che ho iniziato la volta scorsa, sulle infestanti più comuni del tappeto erboso, chiedo scusa se i miei articoli hanno scadenze non settimanali, cercherò di organizzarmi al meglio.

Queste che vi indico adesso sono delle regole MINIME che dovremmo  eseguire quasi alla lettera per poter mantenere le infestanti più lontane dal nostro tappeto erboso.

1. ALTEZZA DI TAGLIO CORRETTA DOPO LA SEMINA
Quando il prato è arrivato all’altezza di circa 10 cm effettuerai il primo taglio. Dovrai tagliare, sia che il tuo prato sia stato seminato in primavera o in autunno. Se aspetterai troppo i filamenti potranno piegarsi su se stessi provocando muffe e marciume. Entrerai con il tosaerba solamente con terreno e fogliame del tappeto erboso ben asciutto per non compromettere il lavoro fatto in precedenza. Con il taglio asporta circa e non di più 13 dell’altezza; questo ha un effetto cimatura sulle giovani 
piantine che ne stimola l’accestimento.

TAGLI TROPPO BASSI RALLENTANO LA CRESCITA DEL TAPPETO ERBOSO  CON LA CONSEGUENZA DELL’ INSEDIAMENTO DI INFESTANTI
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2. BUONA QUALITÀ DEL TAGLIO, LAME SEMPRE AFFILATE

Per evitare le penetrazioni nei tessuti di patogeni fungini e danneggiare eccessivamente il tappeto erboso, è importante che la foglia non venga eccessivamente rovinata dall’operazione di taglio.
Le lame, quindi, devono essere costantemente controllate per mantenere la loro affilatura.

Non bisogna tagliare quando il tappeto erboso è troppo bagnato meglio se asciutto. 

La maggior frequenza di taglio ci consente di lasciare i residui di taglio di piccole dimensioni, facilmente degradabili dalla flora batterica microbica del suolo. 
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3. NON CORRERE CON IL TOSA ERBA
Con il tosa erba non bisogna correre, bisogna dare la possibilità alla lama, normalmente di tipo rotativo, di tagliare, raccogliere e convogliare l’erba nel cesto di raccolta della macchina. Altrimenti residui di erba più grandi resterebbero in sospensione senza decomporsi creando così una superficie 
di erba morta detta feltro.

Prediligere modelli di tosa erba con la possibilità di regolare la velocità di taglio, come i modelli professionali e scegliere la velocita più bassa.


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Mantenere pulito il tosa erba durante e alla fine del taglio.

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Lasciare residui d’erba sul tappeto erboso provoca soffocamento e morte delle varietà seminate facendo subentrare le infestanti negli spazi vuoti.


4. UTILIZARE ALTEZZE DI TAGLIO CORRETTE
Altezze di taglio medie e ottimali delle principali specie da tappeto erboso:
Molto bassa 5 – 15 mm Agrostis stolonifera Cynodon spp (cv selezionate) 
Bassa Poa annua 15 – 25 mm Agrostis tenuis Paspalun vaginatum Zoysia 
spp (cv selezionate) 
Media 25 – 50 mm Festuca ovina Festuca rubra Lolium perenne Poa 
pratensis Poa trivialis 
Alta 40 – 75mm Festuca arundinacea
Le misure indicate di taglio più basse sono da considerare solo se i tagli sono più frequenti! (cioè, più di una volta alla settimana)



5. FREQUENZE DI TAGLIO SETTIMANALI
Frequenze di taglio settimanali ottimali delle principali specie da tappeto erboso:
Frequenza molto alta 3 - 6 tagli a settimana, Agrostis stolonifera 
Frequenza alta poa annua 2 - 3 tagli settimanali, Agrostis tenuis, paspalun 
vaginatum zoysia spp (cv selezionate) 
Frequenza media 1 - 3 tagli settimanali, Festuca ovina festuca rubra lolium 
perenne poa pratensis poa trivialis 
Frequenza bassa 1 – 2tagli settimanali, Festuca arundinacea

TAGLI TOPPO BASSI E POCO FREQUENTI STIMOLANO IL DIRADAMENTO DEL MANTO ERBOSO STIMOLADO LA NASCITA DI NUOVE INFESTANTI.




6. CONCIMARE ALMENO 3 VOLTE ALL’ANNO CON CONCIMI A LENTA CESSIONE
Il concime migliore è quello chimico organico (in genere si parla di mistoorganico).
Meglio se il concime è completo di microelementi, in granuli precalibrati facili così da distribuire con i spandi concimi a caduta e a spaglio; con la dicitura “azoto a lenta cessione” in modo da ridurre la solubilità in acqua garantendo una durata, una volta distribuito sul prato, di 5/6 settimane
Le dosi sono scritte sulle confezioni, cercate di distribuire uniformemente per non rischiare bruciature nel tappeto erboso e fatelo solo in prossimità di un evento temporalesco se non avete l’impianto di irrigazione che vi aiuta a far sciogliere il concime.
Concimare in primavere prima dell’inizio dell’estate e in autunno. E per necessità se notate che il vicino ha il tappeto erboso più verde.

NON CONCIMARE IL TAPPETO ERBOSO INFLUENZA UN DIRADAMENTO GENERALE STIMOLANDO LA NASCITA DELLE INFESTANTI NEGLI SPAZZI DIRADATI.



7. BAGNATURA
Il miglior modo per aver un tappeto erboso bello e sano è imparare a bagnarlo.
Con l’aggiunta di un buon impianto di irrigazione si potrebbe risolvere molti problemi nei periodi critici “estate”.
Frequenza, e tempi di irrigazione devono chiaramente variare con le stagioni, con le esigenze idriche delle diverse specie utilizzate, con la diversa struttura chimico-fisica.
Una regola valida dice di ridurre la frequenza (ovvero allungare il periodo tra un’irrigazione e quella successiva) per non rischiare di creare le condizioni favorevoli alla formazione di problemi fungini.
E bagnare bene fino a far raggiungere l’acqua ai primi strati di terreno, circa 20 cm.

L’IRRIGAZIONE DEVE ESSERE ABBONDANTE E POCO FREQUENTE. 



8. RICONOSCERE LE INFESTANTI, MONOCOTILEDONI e DICOTILEDONI
L’articolo della volta scorsa serviva per farvi riconoscere botanicamente le infestanti. La strategia di difesa dipende dal riconoscere le specie che infestano il tappeto.
Nella maggior parte dei casi, infatti, gli erbicidi sono specifici contro certe infestanti e quindi identificare le specie presenti nel tappeto è fondamentale per selezionare i prodotti da usare.
MONOCOTILEDONI; setaria, digitaria ecc.
DIOTILEDONI; tarassacum, plantago, bellis ecc.
Vi sono due possibilità di controllo delle infestanti.

Riconoscere se sono graminacee monocotiledoni o infestanti a foglia larga dicotiledoni: utilizzando prodotti chimici specifici.

POST-emergenza o in PRE emergenza, il mio consiglio è quello di chiedere aiuto a un professionista esperto che abbia conseguito il corso per utilizzo dei prodotti chimici e farli usare a lui, primo perché sono molto pericolosi, secondo perché in commercio non si trovano facilmente, anche perché 
bisognerebbe esibire il patentino.
Buongiorno ho trovato tre tipi di piante infestanti nel mio giardino EUPHORBIA,TARAXACUM E DIGITARIA SANGUINALIS, mi puo dare qualche consiglio per toglierle grazie mille cordiali saluti

Gianfranco
Rispondo a Gianfranco.

Caro Gianfranco, le infestanti che tu hai riconosciuto nel tuo tappeto erboso due sono annuali e ora piano piano stanno morendo fino a sparire completamente come l’euphorbia e la digitaria sanguinalis. Non hai necessità di fare nessun trattamento, almeno ora, ti dovrai preoccupare l’anno prossimo.
Ti consiglio di intervenire sul Taraxacum oficinalis, che è una infestante dicotiledone perenne, cerca un diserbante (selettivo) per foglia larga o contro le dicotiledoni, dovrai diluire il prodotto in acqua e bagnare con uno spruzzino le foglie dell’infestante che morirà.
Non è semplice…perché dovresti acquistare anche la maschera filtrante, guanti, tuta per trattamenti chimici che trovi nei negozi di antinfortunistica per metterti in sicurezza…fallo fare a un professionista.


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Lo scalping consiste nella rimozione di un'eccessiva quantità di foglie in un solo taglio.

In genere si verifica quando si asporta più del 40 % della lamina fogliare. Il tappeto soggetto a scalping appare irregolare, ispido, stopposo e di colore marrone e giallo in quanto è stata rimossa la maggior parte del tessuto fogliare (di colore verde) e vengono soltanto lasciati i culmi che hanno colore più tendente al bruno. Lo scalping è un fenomeno abbastanza comune in aree in qui ci sono stati anche degli aventi per forte calpestio.

Spero di avervi spiegato al meglio! Buon lavoro a tutti e alla prossima!

Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Il Mastrogiardiniere
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