Olgiate: mozione singola sul Mandic mentre tutti i Comuni cercano una soluzione unitaria. Snobismo o sabotaggio?

Secondo alcuni osservatori l’iniziativa di redigere una mozione sul Mandic è stata ispirata da Mauro Piazza verso il quale Giovanni Battista Bernocco e Matteo Fratangeli nutrono una venerazione pari a quella riservata alla Madonna del Carmelo.

Secondo altri, invece, sarebbe opera del gruppo consiliare di maggioranza guidato dall’avvocato Francesco Cogliati nel solco della “diversità” che Olgiate Molgora punta a marcare rispetto agli altri comuni dell’area, come nella vicenda Retesalute che ha visto il comune guidato da Bernocco contrario alla procedura concorsuale e, ora, renitente al pagamento del saldo dovuto.
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Giovanni Battista Bernocco, Matteo Fratangeli, Francesco Cogliati

Una cosa però è certa: la stesura di una mozione singola crea un diversivo molto grave, tenta di neutralizzare la prima iniziativa unitaria presa dalla gran parte dei comuni del distretto per la difesa a oltranza dell’ospedale di Merate, non incide minimamente e anzi, fa danni.

I fatti. Come si ricorderà il Partito democratico cittadino aveva varato tre mosse a favore del presidio sanitario: un flash mob in piazza, una raccolta firme e un documento da sottoporre a tutti i consigli comunali. Colti i primi due obiettivi, ospiti del comune di Missaglia un folto gruppo di amministratori, ex amministratori e cittadini impegnati sul fronte della difesa del Mandic, il 19 ottobre, si sono incontrati per redigere una mozione unitaria. Esponenti di primo piano del centrodestra meratese, tra cui gli ex sindaci Robbiani, Massironi e Perego con esponenti del centrosinistra, primo fra tutti il consigliere regionale Fragomeli e il segretario del PD meratese Mattia Salvioni hanno lavorato per la messa a punto di un documento trasmesso poi ai presidenti delle due conferenze dei sindaci del meratese, Fabio Vergani, primo cittadino di Imbersago, e Ave Pirovano, sindaca di Cremella.

Ai due rappresentanti dei sindaci del distretto il compito di diffondere il documento in modo che ciascun Consiglio comunale lo potesse analizzare, discutere e, possibilmente, approvare.

Una bella iniziativa comunitaria, con un peso specifico notevole soprattutto verso la dirigenza aziendale che sarà nominata entro il 15 dicembre in sostituzione dell’attuale direzione strategica.

E’ pur vero come sostiene Mauro Piazza che il problema degli ospedali è comune ma è altrettanto vero che all’interno delle singole aziende si possono operare scelte molto diverse. Ad esempio i “gettonisti” potrebbero essere meglio ripartiti tra il Manzoni e il Mandic, soprattutto in Pronto soccorso e le sedute operatorie da dieci a Lecco potrebbero scendere a otto mentre a Merate salire da due a quattro.

Gli esempi sono tantissimi di come pur in presenza di un quadro sanitario lombardo compromesso sia possibile ridare slancio al Mandic.

Ma, appunto, occorrono iniziative unitarie.

La mossa di Olgiate Molgora invece va in senso opposto: ha un impianto totalmente diverso, generico e anestetizzante, rispetto a quella unitaria, e, di fatto depotenzia la libera e davvero apprezzabile iniziativa dei comuni.

Per ciò il sospetto che dietro ci sia una “manina” abile che si è mossa laddove sapeva di trovare piena disponibilità, terreno fertilizzato da una presunta superiorità e, soprattutto amministratori in perenne adorazione.
C.B.
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