Merate: così l’ospedale non lo salveremo mai

Così l’ospedale non lo salveremo mai. E non solo perché il signor sindaco della città che ospita il presidio si è fatto vedere alla Protezione Civile e poi è sparito come se il problema non fosse di tutti ma solo degli organizzatori della manifestazione; come se lui non fosse il sindaco di tutti ma solo dei cittadini che lo hanno votato (molti in piena fase di pentimento). Dell’incapacità di assumere un profilo istituzionale ne abbiamo scritto tante volte da andare a noia.

No, l’ospedale non lo salviamo se il centrosinistra e in particolare il PD non ammaina le bandiere e si veste di bianco, come qualsiasi cittadino che non ha vessilli ma ha a cuore le sorti del San Leopoldo Mandic. Nel suo intervento su questo giornale Andrea Robbiani – certamente più leghista autentico di Massimo Panzeri – ha esortato tutti a unirsi scavalcando idee e appartenenze.

Mattia Salvioni, segretario del circolo PD è giovane ma già appare immerso nell’ideologia e non gli riesce di andare oltre l’interesse del partito per l’interesse superiore della comunità. Avesse organizzato un presidio in accordo con gli esponenti del centrodestra avrebbe raccolto più sì che no.

E la stessa mozione che intende preparare per poi sottoporla ai Consigli comunali, se non preventivamente concordata, nel migliore dei casi dove governa il centrodestra sarà emendata, oppure finirà respinta.

A Merate il PD oscilla tra il 22% alle politiche e il 25% alle regionali. Un buon risultato in apparenza ma inutile nella sostanza. E difatti in città sono 15 anni che governa il centrodestra. E governerà anche i prossimi cinque se Salvioni e compagni non ammaineranno la bandiera cercando alleanze al centro.

Non è poi così difficile da comprendere. Se lo sguardo e aperto e la mente sgombra.
Claudio Brambilla
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