Merate, da paese di contadini a città/2: un foto-viaggio tra Viale Verdi, via Trieste, via De Gasperi e le antiche cascine

Nel primo viaggio abbiamo osservato la Merate antica nella fascia centrale, verso ovest: da piazza Italia a via Garibaldi con una puntata sulla verticale sud fino a via Fratelli Cernuschi (grandi benefattori della città). Ora puntiamo l’obiettivo storico sull’asse est-ovest: dalla statale 36, la ex camionabile dello Spluga fino alla confluenza di via Alcide De Gasperi con via Cerri passando lungo il viale Verdi.
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Due immagini di via Verdi, una del 1963 e l’altra del 1969 con attivo l’impianto semaforico.


I primi insediamenti, a parte le cascine e qualche villetta, sono da far risalire agli anni cinquanta con l’edilizia popolare. In principio sorsero le cosiddette “case Tupini”, dal nome del ministro Umberto Tupini che varò la legge 408/1949 finalizzata alla costruzione di case da assegnare soprattutto a ex contadini che avevano trovato lavoro in fabbrica e nelle officine. Poi arrivarono le “case Fanfani”, un programma ideato da Amintore Fanfani, più volte ministro e presidente del Consiglio, attivo dal 1949 al 1963 per realizzare edilizia residenziale pubblica con l’insegna “Ina-casa”.

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Le case popolari "Tupini" (sopra) e "Fanfani" (sotto) in viale Verdi

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Detto questo procediamo senza un ordine temporale, un volo radente sui tanti volti delle vie Verdi e De Gasperi.

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Una immagine dell’asse stradale sud prima dell’intervento di riqualificazione

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Via Verdi nel 1955, quando ancora via De Gasperi non era stata realizzata, alla destra la Cascina detta “De Sass”


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Via Alcide De Gasperi, sopra, con la cascina de Sass alias Cascina Raineri nel 1969 e, sotto, via Turati con le prime case realizzate in forma cooperativa dall’Acli, l’Associazione Cattolica Lavoratori Italiani


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Altre due immagini di via De Gasperi tra il 1968 (sotto) e il 1978 (sopra)


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Due scatti su via De Gasperi


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Torniamo in via Verdi all’altezza dell’ex bar Mentin, sopra nel 1972, sotto nel 1963. Il bar è chiuso da molti anni ormai ma era un vero e proprio ritrovo per tutti gli abitanti del quartiere

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L’incrocio di via Verdi con via Trieste nel 1974


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Cascina Edvige e sullo sfondo “Ca’ di Biagiot” a sud di via Verdi, nel 1955


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Le cascine a sud di via Verdi verso la provinciale, la “Curt di Lesii” negli anni 1971 – 1974

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Ecco via Verdi nel 1969
 

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Intersezione tra via Verdi e via Trieste nel 1979. Nell’immagine la Cascina Santa Clara (detta, sembra, “Minela – Managia”, ma chi sa ce lo confermi)


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La stessa intersezione tra via Verdi e via Trieste ma nel 1990

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Siamo a cavallo tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta, iniziano i lavori di edificazione a nord di via De Gasperi. Sullo sfondo il campanile della Parrocchia e Villa Belgiojoso

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Un’immagine di via De Gasperi che corre ai piedi del versante sud della collinetta di Turba

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Altra bella immagine di via De Gasperi negli anni Settanta


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Il parcheggio degli autobus lungo via De Gasperi e sullo sfondo il campanile della chiesina di Turba dedicata a San Gregorio. Foto scattata nel 1962

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L’area a nord di via De Gasperi sulla quale tra il 2005 e il 2008 sorgerà la scuola elementare di via Montello

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Via Giuseppe Verdi all’incrocio con via don Cesare Cazzaniga. Tra le due strade la cosiddetta “Ca’ del Bogia” in un’immagine del 2012

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Immagine di via Cazzaniga da cui diparte la via Santa Maria di Loreto che attraversa via Verdi e arriva fino a via Donizetti



IL VIDEO DI UN INEDITO VIALE VERDI, REALIZZATO NEL 1963 (gentile concessione del signor Mario Mandelli)



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Due famosissime pubblicità degli anni Sessanta le cui immagini cartonate viaggiavano spesso sui pullmann di linea



2/continua


Contributo dei lettori
- Sul viaggio fotografico nella vecchia Merate
- Precisazione articolo ''Da paese di contadini a città'' 
C.B.
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