La Valletta: ecco le 5 risposte del sindaco Panzeri. La ex scuola di Spiazzo si demolirà

In apertura al consiglio comunale di La Valletta Brianza, tenutosi nella serata di venerdì 28 luglio, il sindaco Marco Panzeri, in presa d'atto della petizione popolare ad oggetto "Salviamo la ex Scuola di Spiazzo", ha voluto rispondere alle cinque domande di cui i promotori si sono lamentati per, a loro dire, la mancata chiarezza da parte dello stesso Sindaco nel rispondere, in occasione dell'incontro di martedì 11 luglio presso Stadio Idealità.
"E' opportuno premettere che a tutte le domande pubblicate sulla stampa locale – esordisce la delibera –, è stata data risposta verbale da parte del Sindaco nell'assemblea pubblica del 11.07.2023 organizzata, presso lo Stadio Idealità, dai promotori della petizione e dalla associazione Iperspiazzo".
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Il sindaco Marco Panzeri durante il confronto pubblico di alcune settimane fa

1. Perchè ha presentato in Regione un progetto relativo alla ristrutturazione conservativa e rispettosa delle forme originarie della Scuola di Spiazzo, dichiarando dell'immobile come landmark per la comunità, ma dopo l'assegnazione del premio ha chiesto ai Beni Culturali di poterlo abbattere per ricostruire un edificio avulso dal contesto e senza interpellare o quantomeno informare i cittadini?

Al netto di una valutazione personale di carattere discrezionale sul progetto che potrebbe essere riassunta con gli slogan "il progetto ci piace" oppure "il progetto non mi piace", lo sviluppo della progettazione definitiva/esecutiva ha evidenziato il fatto che l'attuazione dello studio di fattibilità non risultava essere economicamente compatibile con gli stanziamenti inizialmente previsti essenzialmente per due motivazioni:
l'aumento dei costi delle materie prime e dei materiali edilizi ha comportato la necessità di redigere i computi metrici estimativi non più sul prezziario Regione Lombardia anno 2020 bensì sul prezziario anno 2023 con un aumento medio, a quadro economico, del 20%.
il costo dell'adeguamento statico e sismico nonchè il costo afferente all'abbattimento delle importanti barriere architettoniche presenti nell'edificio esistente avrebbe assorbito la gran parte delle risorse economiche messe a disposizione portando quindi, a invarianza degli stanziamenti, alla non approvabilità di un progetto definitivo/esecutivo in quanto non costituente un lotto funzionale.
Tra le due alternative possibili – aumentare considerevolmente gli stanziamenti o modificare l'impostazione progettuale – l'Amministrazione comunale ha deciso di cambiare l'impostazione complessiva del progetto.

2. Regione Lombardia è al corrente che le risorse pari a euro 500.000 originariamente previste per la riqualificazione conservativa dell'edificio verranno invece utilizzate per la sua demolizione?

Sì, Regione Lombardia è al corrente.

3. Perchè l'Amministrazione di La Valletta Brianza ha approvato un PGT le cui modalità di approccio sembrano non essere state rispettate in primis dagli stessi amministratori che le hanno redatte?

Occorre partire dal presupposto che, in riguardo agli obblighi afferenti all'attivazione delle procedure partecipative a favore dei cittadini e dei soggetti portatori di interessi, l'iter di approvazione di un progetto di un'opera pubblica non corrisponde all'iter di approvazione del PGT.
Come per le altre opere pubbliche programmate, anche per il progetto oggetto della petizione l'Amministrazione comunale non ha attivato alcuna procedura preventiva di confronto con la popolazione.

4. Perché durante la presentazione del PGT e all'interno del piano non è stata menzionata una trasformazione di tale impatto?

La trasformazione non è stata esplicitamente menzionata nel PGT con una scheda dedicata in quanto, come fatto anche per altri ambiti, l'Amministrazione comunale non lo ha ritenuto necessario.
Considerato che i documenti costituenti il PGT – e loro evoluzioni – in tutte le fasi della procedura di approvazione della VAS e del PGT sono sempre stati messi a disposizione di cittadini ed associazioni sui siti internet del Comune e SIVAS di Regione Lombardia, è ragionevole affermare che la valutazione fatta dall'Amministrazione comunale sia stata avallata anche dai promotori della petizione e dell'associazione Iperspiazzo considerato che, pur avendone la possibilità, non hanno mai presentato nessun suggerimento o proposta formativa in fase di stesura (scadenza 29.12.2021) e nessuna osservazione (scadenza 14.04.2023) al PGT adottato il 20.01.2023, nè in una visione complessiva, quindi distaccata da interessi particolari, nè direttamente riferiti alla rigenerazione urbana del comparto di proprietà comunale in frazione Spiazzo.

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La ex scuola di Spiazzo come si presenta oggi

5a. Com'è possibile progettare uno spazio senza prima un'idea della sua destinazione d'utilizzo?


Per lo stesso motivo per il quale anche lo studio di fattibilità approvato non prevedeva una specifica destinazione d'uso ma individuava un ventaglio di destinazioni d'uso molto ampio legate al generale filo conduttore della "fruizione del Parco".

5b. E com'è possibile supporre una destinazione d'utilizzo senza un preventivo confronto con i cittadini?

Considerato che alla data odierna il Comune di La Valletta Brianza non intende ubicare un servizio di una propria competenza nel comparto di Spiazzo, la scelta della destinazione d'uso finale e l'individuazione dell'utilizzatore del nuovo edificio saranno effettuate attraverso una manifestazione di interesse pubblica.

Inoltre, all'interno della delibera, l'amministrazione comunale ha comunicato nuovamente l'approvazione del progetto definitivo/esecutivo di rigenerazione urbana, quindi con demolizione del plesso esistente e costruzione di un nuovo edificio.
M.Pen.
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