Ospedale: l’esodo di medici e infermieri, segnale di disagio

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L'ospedale san Leopoldo Mandic
Era luglio 2022 quando il dottor Gregorio del Boca, tra le colonne portanti del San Leopoldo Mandic,  presentò le dimissioni da primario del reparto Ostetricia Ginecologia. A Merate era arrivato nel 1996, 26 anni di servizio inappuntabile. Nel 2007 era arrivata Anna Biffi che si dimise qualche giorno dopo. Dimissioni con effetti 1° novembre 2022. Il reparto è stato affidato con una conferenza stampa partecipata dai vertici dell’ASST alla dottoressa Tiziana Dell’Anna, come facente funzioni. L’avviso per l’assegnazione dell’incarico di primario è stato emesso il 29 giugno 2023. Un anno dopo le dimissioni. E prima che arrivi il nuovo primario passeranno ancora mesi e mesi. Possiamo dire che il Dipartimento materno-infantile non si è certo speso per il Mandic? E possiamo affermare che il numero dei parti è crollato?

Egregio dottor Enrico Frisone, le sembra corretta questa narrazione dei fatti o ritiene che sia il giornale il responsabile dei medesimi? Attendiamo fiduciosi una risposta.

Nell’attesa soffermiamoci sulla situazione del personale. Perché quello che all’esterno dei presidi dell’ASST Lecco passa sotto traccia è il silenzioso ma incessante esodo di personale verso altri ospedali, pubblici, privati, accreditati.

E’ di questi giorni l’indiscrezione che se ne andrà la dottoressa Maria Grazia Dell’Oro. Se l’indiscrezione sarà confermata il reparto di Pediatria, già in affanno, avrà ulteriori difficoltà. Dal Dipartimento nessun commento. Del resto il reparto con precedenti illustri (Saputo, Valli, Cogliati, Bettinelli, Morandi) è ora retto dalla dottoressa Francesca Cortinovis, facente funzioni. Anche in questo caso l’avviso di ricerca di un primario è stato emesso il 29 giugno, eppure erano mesi che si sapeva del pensionamento di Francesco Morandi.

L’impossibilità di ottenere informazioni precise dall’Azienda – circostanza più unica che rara, altrove tutto è a disposizione come si conviene a una struttura pubblica – costringe a formulare numeri imprecisi.

Tuttavia il quadro emerso da una rapida indagine ci dice che nel corso degli ultimi due anni circa se ne sono andati tre pediatri, quattro ortopedici (tre di Lecco e uno di Merate), sei oculisti primario incluso, una decina di chirurghi solo dal Mandic e pure uno specializzando. Non ci sono numeri anche indeterminati però almeno altri tre internisti e altrettanti di medicina d’urgenza.

Nei reparti di Ortopedia, Pronto soccorso e Rianimazione ci sono i cosiddetti “gettonisti” a coprire i turni.

Un numero imprecisato ma elevato anche di personale infermieristico ha chiesto trasferimenti interni o se n’è andato altrove.

Forse questa è una narrazione. Forse la situazione è ancora peggiore.
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