Ospedale: Panzeri si dice ''preoccupato''. E quindi chiederà conferme al dg Favini

C'è un livello di ingenuità politica che sfiora l'idiozia. A meno che l'ingenuità nasconda l'opportunismo politico che è cosa ben diversa. E assai più pericolosa per una comunità.

Abbiamo appreso dalla solita fonte - che una settimana racconta i fatti in un modo e quella successiva nel suo contrario - che il sindaco Massimo Panzeri è preoccupato per la chiusura della Psichiatria. Ma come non troneggiava un titolo a tutta pagina "Psichiatria: non cambia nulla!"?

Invece qualcosa cambia se persino il Panzeri Augusto si preoccupa.

Noi invece siamo preoccupati per come intende affrontare la sua tribolazione. Dalla medesima fonte, infatti, abbiamo appreso che il Sindaco di Merate intende chiedere spiegazioni a, niente meno, che il direttore generale Paolo Favini - la storia si ripete due volte come sosteneva Karl Marx, la prima come tragedia, la seconda come farsa - e al sottosegretario regionale Mauro Piazza.

Non ce ne voglia il politico leghista ex Forzista, ma da anni accusa certa stampa (merateonline in testa) di procurato allarme sul presente e il futuro del San Leopoldo Mandic il quale, al contrario - afferma - è oggetto di continui potenziamenti e di attenzioni come provato dalla visita dell'allora assessora al welfare Letizia Moratti e dalle frequenti apparizioni di Maurizio Lupi.

Insomma, senza che si adontino, non ci pare che né Favini né Piazza siano i migliori interlocutori cui rivolgere le lagnanze. Semmai, il Sindaco, chieda aiuto a Giacomo Zamperini di Fratelli d'Italia sia perché lui è un neofita in Regione, quindi ancora senza compromessi, sia perché il presidente della Giunta sarà pure leghista ma a comandare sono le donne e gli uomini di Giorgia Meloni.

Ci sarebbe poi un'altra via, la migliore dal punto di vista dell'istituzione locale: fare squadra con tutti i sindaci e dare vita a una robusta protesta che magari passi anche dal chiedere la sostituzione del direttore generale dell'ASST.

E infatti molti sindaci hanno concordato su una bozza di lettera di protesta ma Panzeri - esattamente come fece il 15 luglio 2022 (CLICCA QUI) - ha preso tempo sostenendo di dover approfondire la vicenda a studiarci sopra. Il che ci pare una contraddizione in termini.

In realtà ha tutta l'aria di una strategia post democristiana di temporeggiare, finché la nottata passi e, in tal modo, anche stavolta, non disturbare i vertici della Lega in prospettiva di chissà quale futura promozione.

Tuttavia su Massimo Augusto Panzeri come difensore del San Leopoldo Mandic abbiamo messo una croce e riposi in pace.

Ma Franca Maggioni, Fiorenza Albani, Fabio Tamandi, Alfredo Casaletto, Giuseppe Procopio, anche stavolta non hanno un afflato da spendere?

La poltroncina che occupano ha così tanta importanza per loro da offuscare il bene comune che è il presidio ospedaliero?

Per quanto la memoria di noi umani sia molto labile non temono che il prossimo anno qualcuno chiederà loro conto di questa acquiescenza che di fatto si configura come una vera e propria complicità?

 

Claudio Brambilla
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