Il mastrogiardiniere/50: fertilizzanti e ammendanti per curare e arrichire la terra

Antonio Roda

Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.



Buongiorno,
 
oggi vorrei parlarvi dei fertilizzanti e ammendanti. Premessa: le piante, a differenza dell'uomo e degli animali, assorbono le sostanze nutritive e i composti organici con la nutrizione attraverso le radici e l'acqua miscelata con i minerali, il tutto viene trasportata fino alle foglie e attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana, vengono trasformati in zuccheri utili per la crescita. E quindi, le piante o meglio ancora le radici, hanno bisogno di un terreno che abbia la presenza e la dotazione non solo di acqua e aria ma una buona quantità di sostanze nutritive anche sotto forma organica naturale.
 


MANTENIAMO L'EQUILIBRIO DELLA SOSTANZA ORGANICA

Conservare un terreno con una buona percentuale di sostanza organica e attività biologica è una buona pratica agronomica soprattutto dopo un ciclo di coltivazione. È molto importante per non rischiare di perdere la flora batterica, che in equilibrio e in simbiosi con l'apparato radicale, rende la crescita delle piante migliore e salutare.
 
 
 
GLI AMMENDANTI ORGANICI DA INTERRARE AL TERRENO CON LA CONCIMAZIONE DI FONDO

Alla preparazione del terreno detta anche concimazione di fondo con la vangatura si consiglia di aggiungere:
- Letame maturo non fresco! Che abbia subito un processo di maturazione di almeno 10 / 12 mesi, perché si potrebbe incorrere al problema delle sostanze fitotossiche per l'apparato radicale delle giovani piantine e nel letame non maturo, i nutrimenti necessari per le piante non sono stati ancora decomposti e non sono ancora pronti per il loro utilizzo da parte delle piante.
La pollina e il letame di coniglio hanno un contenuto più elevato di elementi nutritivi.
- Il compost
da residui vegetali sminuzzati del giardino, resti alimentari da verdura e frutta, sempre ben decomposti almeno 10/12 mesi.
- Humus l'ammendante detto verme compost, humus di lombrico, perché è il letame decomposto e digerito dai lombrichi, sicuramente tra il migliore da utilizzare perché già pronto per le piante, rappresenta la parte completa e più attiva, sotto l'aspetto chimico e fisico.
- Letame in pellet
comodo per la distribuzione e per chi non ha la possibilità di utilizzare il letame e farlo maturare.
- Torba pura un buon ammendante ben mischiato con la vangatura per rendere più leggeri i terreni molto argillosi.
 
 
 
CONTROLLARE L'ACIDITÀ O PH DEL TERRENO

Una buona regola prima della preparazione del terreno e della vangatura è controllare l'acidità del terreno, la quale dovrebbe aggirarsi intorno al valore di ph 5,5 / 6,5 per le coltivazioni orticole e quindi, se necessario, si potrebbe correggere aggiungendo durante la preparazione del terreno e in assenza di coltura:
Per abbassare il ph del terreno si potrebbe usare lo ZOLFO o IL SOLFATO DI FERRO che ha una azione più rapida ma meno persistente.
Per alzare il ph del terreno si potrebbe usare prodotti a base di CARBONATO DI CALCIO tipo calce agricola, calce in polvere-calce dolomitica idrossido di calcio o calce viva.
 


 
I prodotti consigliati sono sicuramente reperibili nei garden center o centri agricoli ben forniti, leggete bene le istruzioni e miscelateli per bene con la lavorazione del terreno.
 
 
 
SABBIA SILICEA utile per il drenaggio.
 
In alcune realtà dove il terreno è troppo argilloso e il terreno ideale ha una percentuale di sabbia del 35 % o poco più si potrebbe aggiungere sabbia silicea, ma non tutte le sabbie di fiume sono buone, infatti, sono per la maggior parte calcaree. È una sabbia particolarmente utile per lo sviluppo delle piante verdi perché contiene elementi minerali come silicio e alluminio, ed è priva di sali dannosi e di calcare.
 
 
 
 
I CONCIMI MINERALI
 
In natura l'equilibrio dei nutrimenti è mantenuto dalla caduta delle foglie dei rami che cedono nutrimento alle piante. Invece quando coltiviamo, la maggior parte dei nutrimenti vengono consumati dalla cultura e quindi tutti gli anni alla preparazione del terreno bisogna pensare bene di fare della concimazione di fondo. Lo scopo della concimazione in generale e soprattutto della concimazione di fondo, è quello di elevare lo stato di fertilità organica e chimica del terreno apportando considerevoli quantitativi degli elementi nutritivi carenti, in modo da elevare la dotazione a livelli medio alti nello strato prevalentemente esplorato dalle radici in media i primi 20 / 30 cm.
 
 
INTERRIAMO IL CONCIME
Se il concime non viene interrato, si rischia il dilavamento di superficie durante la bagnatura e i temporali, come ad esempio L'AZOTO, un elemento di facile dilavamento e perdita per evaporazione. La concentrazione troppo elevata e non ben bilanciata quando si fa la concimazione localizzata vicino alle piante, rischia di bruciare le piante. Mentre la concimazione di fondo permette al concime di rimanere fermo nel terreno mentre le radici si avvicinano durante la crescita per usufruirne. È preferibile utilizzare un concime a lenta cessione, che ha una durata di cessione da 3 fino a 6 mesi o più, per rischiare un minore dilavamento e una regolare cessione. Le dosi sono specifiche per ogni marca e miscele presenti nella confezione, leggete sempre le dosi prescritte e distribuite uniformemente su tutta la superficie.
 
 
 
CONCIMAZIONE DI COPERTURA
 
Sulle coltivazioni di lunga durata, come i pomodori peperoni melanzane ecc., si deve fare una concimazione di copertura e quasi localizzata vicino alla pianta o sul filare dopo circa due mesi dall'inizio della coltivazione del pomodoro per rimpolpare gli elementi che la pianta ha già consumato durante i primi mesi.

 
 

Auguro a tutti un buon lavoro
 
 
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