Osnago: l’on. Fratoianni apre la campagna elettorale lecchese di Verdi e Sinistra Italiana

Si è aperta ufficialmente nel Lecchese la campagna elettorale dell'Alleanza Verdi Sinistra Italiana per le Regionali con l'arrivo a Osnago dell'onorevole Nicola Fratoianni, segretario nazionale di SI. L'evento si è tenuto nella sala civica "Sandro Pertini" nella serata di venerdì 20 gennaio. Fratoianni ha criticato aspramente le prime mosse del governo di destra-centro sotto la guida di Giorgia Meloni. E ha rimarcato come l'esito del voto in Lombardia in senso opposto rispetto alle Giunte regionali che si sono susseguite in un quarto di secolo sarebbe un segnale che arriverebbe forte a Roma. "Serve dare una svolta a una parentesi troppo lunga di 28 anni.

Il deputato Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana

Il messaggio ribadito più volte nel corso della serata è stato sull'importanza della sanità pubblica. Per il segretario nazionale di Sinistra Italiana la quota di riparto del Fondo Sanitario Nazionale destinato alla Lombardia dovrebbe essere destinata interamente al servizio pubblico. Fratoianni ha affondato poi sul "disastro del trasporto pubblico" e sul "consumo di suolo che corre velocemente". Tornando sui temi nazionali il deputato ha criticato il decreto anti-rave, la politica dei condoni e la "figuraccia del balletto sui POS". Fratoianni ha lamentato che sia rimasta inascoltata la proposta del suo partito di tassare gli extraprofitti per aumentare salari e pensioni.

Infine la stoccata contro il guardasigilli Carlo Nordio: "Questo governo ha un concetto della giustizia ultragarantista. Anch'io sono garantista però, caro ministro Nordio, non può spiegare in un'Aula del Parlamento che uno dei problemi in Italia è che troppi giudici si occupano troppo di mafia. Il problema è che troppi politici si rendono troppo poco conto dei pericoli delle mafie". Alla Camera dei Deputati Nordio ha detto di recente "che l'Italia non sia così infiltrata da tutte queste articolazioni mafiose che si siano insinuate fino ai meandri più intimi della nostra vita individuale. La realtà sta nel mezzo".

Durante la serata si sono presentati tre dei quattro candidati alle Regionali del territorio (Luca Volpe era assente per motivi di salute). Ha cominciato l'assessore di Verderio Francesco Falsetto che opera nel soccorso sulle ambulanze. Si è concentrati sui problemi della sanità: dalle lunghe liste d'attesa che favoriscono le prestazioni specialistiche private alle criticità ormai croniche nei Pronto soccorso. "Siamo ancora disposti al fatto che la salute sia gestita sulla base di logiche di mercato e di profitto? Il cittadino deve tornare al centro, valorizzando la medicina territoriale, ossia gli ospedali e i consultori" ha dichiarato Falsetto, che ha definito le Case di comunità delle "scatole vuote".

Il candidato Francesco Falsetto

Milva Caglio, ex sindacalista in pensione da un anno e originaria di Osnago, dove in passato ha avuto una breve parentesi in Consiglio comunale. "Serve un cambiamento radicale e aprire il palazzo della Regione ai veri problemi dei cittadini" ha commentato Caglio. Nel suo intervento si è concentrata sul trasporto pubblico. Da ex membro del comitato pendolari ha affermato: "Nonostante i treni nuovi, la condizione è peggiorata. A gennaio gli abbonati di ben 15 linee ferroviarie su 45 hanno potuto ottenere il bonus di risarcimento perché Trenord non è stata in grado di mantenere gli standard minimi. Bisogna rendere più trasparenti le responsabilità senza più rimpalli con RFI e predisporre delle vere gare d'appalto anziché continuare a procedere per affidamenti diretti". Caglio ha lamentato l'annosa questione della mancata predisposizione dell'interscambio sul tratto locale della linea S8. "Viviamo nell'area più inquinata d'Europa ma la Regione continua a costruire solo nuove strade" ha concluso Caglio.

La candidata Milva Caglio

La candidata Enrica Bartesaghi si è invece presentata facendo il verso alla premier Giorgia Meloni: "Parafrasando una persona più famosa di me, io sono una femminista, ambientalista, di sinistra. Questi sono i motivi della mia candidatura". Bartesaghi è portavoce del Comitato Verità e Giustizia per Genova. Ha inoltre sviluppato una ricerca sul movimento femminista a Lecco per testimoniare ai più giovani le conquiste affermate negli anni Settanta. Ha ribadito l'importanza dei consultori e della sensibilizzazione sulla contraccezione.

La candidata Enrica Bartesaghi

La parola è poi passata al senatore Tino Magni che si è appellato al partito dell'astensionismo: "Con la partecipazione al voto si può cambiare, l'alternativa c'è. Se la Lombardia cambiasse colore, si manderebbe un messaggio chiaro a tutto il Paese che ce la si può fare". Più concreto ancora sul punto, l'intervento dal pubblico di Alberto Anghileri, che si è rivolto agli elettori di Unione Popolare, ricordando che in virtù del meccanismo del voto disgiunto si può barrare la croce su una lista e contemporaneamente esprimere la preferenza per il candidato di un'altra lista. L'indicazione di Anghileri è stata di assegnare la preferenza ad uno dei quattro candidati del territorio per poter contare di più sui banchi del Consiglio regionale.



Il senatore Tino Magni

Meno pregnante sulle questioni del territorio lecchese è stato l'intervento del deputato bergamasco Devis Dori, che si è concentrato nell'esporre le sue azioni in Parlamento sul rischio idrogeologico in un'area che si affaccia sul Lago d'Iseo. Sul tema il suo impegno è di chiedere la revoca delle concessioni minerarie nell'area già esposta a pericolosi fenomeni franosi.

M. P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.