Verderio: la minoranza è assente dall'aula per ''l'opposizione'' della maggioranza. Intervista al capogruppo Marco Benedetti

Lo scorso lunedì si è tenuto il consiglio comunale di Verderio. Anche questa volta, come accaduto a dicembre, la minoranza di “Cambia” ha deciso di non partecipare all'assise. Una presa di posizione dell'intero gruppo dettata da diverse ragioni tra cui l'incomunicabilità con la maggioranza, l'atteggiamento ritenuto non collaborativo anzi ostativo dell'attività dell'opposizione, l'impossibilità a percorsi condivisi anche su temi importanti.

Abbiamo chiesto al capogruppo Marco Benedetti che con Caterina Viani, Valeria Quinterio e Francesco Manfredi rappresenta l'opposizione di “Cambia Verderio”, di ripercorrere le scelte di questi mesi di “assenza” dall'aula e le preoccupazioni che nutrono per la tenuta dell'ente.



(Lo spazio resta a disposizione per eventuali repliche degli interessati)



Caterina Viani e Marco Benedetti


Da anni esercitate il vostro ruolo di consiglieri di minoranza. Ma con questa amministrazione la situazione sembra essere particolarmente critica. È corretto?


Assolutamente sì. Onestamente veniamo da anni in cui si è sempre cercato di mettere il bavaglio alla minoranza nella sua attività di controllo. Purtroppo, con il mandato Manega, siamo arrivati a vederci censurati titoli e contenuti di nostre interrogazioni che vertevano sull'attività della maggioranza e addirittura il testo della nostra giustifica di assenza. Se a questo aggiungiamo il comunicato letto in consiglio dall'assessore Francesco Falsetto, a nome dell'intera amministrazione, dai contenuti falsi e diffamanti nei nostri riguardi, oltre a dichiarazioni sui social, si può facilmente capire come il vaso sia ormai colmo. Il problema vero è la totale mancanza di leadership da parte di Manega, causa del fatto che la componente più faziosa del gruppo ha preso il sopravvento con risultati devastanti. Una maggioranza frantumata che non dialoga al suo interno e sta solo contando i giorni per arrivare a fine mandato.



Vi siete rivolti al Prefetto manifestando il vostro disagio e la vostra preoccupazione sulla "tenuta dell'ente", facendo presente come uno dei segnali siano le richieste da parte dei dipendenti di lasciare Verderio. Quale ritenete sia la criticità maggiore che porta il comune a non essere appetibile?


È palese ed evidente la "fuga" di dipendenti e funzionari dal comune di Verderio. Ultimo, in ordine di tempo, l’abbandono del segretario comunale, dott.ssa Tarantino, a cui va la nostra solidarietà. Mai come in questi ultimi anni abbiamo assistito ad un continuo turnover, che mette a rischio la tenuta stessa dell'ente e che ha peggiorato il clima, a causa dell’aggravio di lavoro che pesa su chi rimane non vedendo sostituire in tempi rapidi il personale, oltre al malcontento creato a seguito dell’applicazione di regole contrattuali più favorevoli ai lavoratori di nuova assunzione, rispetto a chi lavora in comune già da tempo. La maggior criticità è rappresentata dall’avere a che fare con amministratori che ancora oggi, dopo quasi quattro anni di mandato, ignorano e/o non accettano che esistono degli iter burocratici da seguire quando ad operare è un ente pubblico e che riversano la colpa della loro totale inerzia ed incapacità amministrativa sui dipendenti. Per questo molti dipendenti decidono di lasciare, anche per un lavoro in posizione meno favorevole, o rinunciando addirittura al preavviso pur di allontanarsi in fretta. È evidente che questa maggioranza non sa tenere rapporti coi dipendenti comunali e rispettarne i ruoli amministrativi.



Ritenete che i servizi al cittadino siano compromessi?


È chiaro che il continuo abbandono di funzionari e dipendenti porti ad un rallentamento della macchina amministrativa con conseguenze che ricadono sui cittadini, in termini di servizi e risposte in tempi adeguati. Noi stessi consiglieri fatichiamo moltissimo per avere risposte documenti o integrazioni, figuratevi il semplice cittadino.




L'impressione, ma di tale si tratta, è che il comunicato letto in aula dall'assessore Francesco Falsetto a commento della vostra assenza alla seduta consigliare del mese di novembre, non fosse stato concordato con l'intero gruppo di SiAmo Verderio. Avete avuto modo di confrontarvi con ciascun membro o semplicemente con il sindaco stesso? Che idea ne avete tratto?


Non è un’impressione, ma assoluta realtà che abbiamo verificato interpellando sindaco, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici. È una maggioranza completamente subalterna a Falsetto e alle sue intemperanze, prova ne è che nessuna pubblica smentita è arrivata, se non in telefonate private intercorse. Ci chiediamo il perché qualcuno sia disposto a farsi trascinare in giudizio, per rispondere del reato di diffamazione, senza aver condiviso ed autorizzato il contenuto che è stato esposto, durante il consiglio del giorno 28 novembre per voce di Falsetto ma a nome di tutti. Soprattutto ci chiediamo perché non è stato in grado di impedire che questo accadesse. Questa situazione, dal nostro punto di vista, è molto preoccupante.



I banchi della minoranza per quanto resteranno ancora vuoti?


Auspichiamo che l'incontro in Prefettura ridia dignità al nostro ruolo di consiglieri ripristinando le delibere di consiglio con titolazioni, testi, interventi e comunicazioni fatte dal nostro gruppo sia per il passato che per il futuro. Le registrazioni di consiglio, nel rispetto della trasparenza, devono essere integrali ed oggettive, non sospese e bloccate dal sindaco a suo piacimento e convenienza o chiuse dentro cassetti. Cartina di tornasole, la vicenda per la quale la registrazione del consiglio del 28 novembre da noi richiesta, non è ancora nella disponibilità degli uffici, ma del solo sindaco. Vogliamo la libertà di poter interrogare su ogni argomento, anche quelli scomodi ed imbarazzanti per la maggioranza e poter essere critici perché è nostro dovere, senza rischiare sceneggiate indegne, come già accaduto o censure da regime. Si deve porre, finalmente, un freno ai comportamenti dell'assessore Falsetto.



Raro, ma non impossibile assistere a momenti di collaborazione tra maggioranza e minoranza in altre realtà, dove interrogazioni, mozioni, discussioni in aula sono motivo di confronto e spunto. A Verderio è mai accaduto tutto ciò? Se no, perché?


A memoria è accaduto nella scorsa legislatura su rare mozioni e sulla nostra proposta di istituzione delle borse di studio, per gli studenti più meritevoli. Nonostante il voto contrario dell’allora Sindaco Origo e parere contrario dell’assessore Boz, siamo riusciti a spuntarla ed ottenere la maggioranza in consiglio. Da sempre proponiamo una commissione che verifichi statuti, regolamenti, mozioni e argomenti di consiglio che porterebbe ad uno snellimento delle sedute consiliari e ci permetterebbe, più facilmente, di poter dare il giusto contributo dato dalla nostra esperienza amministrativa. Non si è mai istituita per precisa volontà della maggioranza, a parole favorevole, ma nei fatti contraria. Una maggioranza che ha bocciato sistematicamente ogni proposta, mozione, integrazione fatta dal nostro gruppo consiliare che ricordo, rappresenta il 40% dei cittadini di Verderio e le forze politiche che governano Regione Lombardia e Stato centrale. Esemplificativa la mozione presentata dal nostro gruppo su Italcementi, dove la si stravolge, per costringere al ritiro di una mozione addirittura a sostegno di sindaco e maggioranza, per la tutela della salute dei cittadini di Verderio. Oppure il totale menefreghismo, da parte del sindaco, in merito all’argomento “sorvolo aerei” e cambio rotte sottoposto con interrogazione e mozione. Questo atteggiamento è causato dalla loro totale inadeguatezza che ne ha comportato il fallimento politico amministrativo, con appalti bloccati, scelte scellerate e la totale paralisi amministrativa. Quello che lasceranno, purtroppo, saranno solo macerie.
S.V.
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