Lario Reti: Merate fuori dal CdA, solo il Sindaco chiede e ottiene un posto al sole

E così anche dal primo giro di nomine nelle più importanti municipalizzate della provincia, Merate è uscita con le ossa rotte. Nessun eletto nel Consiglio di Amministrazione di Lario Reti Holding l'azienda pubblica al 100% che gestisce acquedotti, fognature e impianti di depurazione, insomma il ciclo idrico integrato. Osnago ha confermato Paolo Strina, Lomagna è riuscita a piazzare Maria Chiara Marino che non è neppure consigliere comunale, Lecco ha Elena Vaccheri, commercialista. Confermato il presidente Lelio Cavallier e il vice Pietro Galli.

Però è sbagliato dire che Merate è stata presa a calci nel sedere. Il nostro furbacchione di sindaco è riuscito in barba a tutti a farsi eleggere nel Comitato di Indiritto e Controllo e molto probabilmente sarà nominato vice presidente dagli altri otto membri.

Qualcuno del gruppo di maggioranza millantava la candidatura di Andrea Massironi come una delle più quotate. E a credere alla scelta dell'ex sindaco di Merate alla guida di Lario Reti erano anche amministratori di lungo corso con una militanza consolidata in Giunta.

Ingenui. Mauro Piazza, transitato da Forza Italia alla Lega aveva come obiettivo di piazzare al vertice della holding il suo Pietro Galli. E in questo senso ha lavorato tentando più mediazioni. Ma il fronte di centrosinistra più i civici e i civici moderati di centrodestra (neo formazione ancora in panchina) ha fatto blocco e quadrato attorno a Lelio Cavallier. Ritenuto, peraltro, molto capace e sempre disponibile a incontrare i sindaci per affrontare nel concreto i problemi connessi al ciclo idrico.

E' andata meglio a Casatenovo che ha piazzato Marta Comi al vertice del Comitato di Indirizzo e Controllo. Certo la Comi sta facendo concorrenza alla Hofmann quanto a accumulare cariche. Forse perché il Partito Democratico è davvero messo male e in campo mette soltanto le solite quattro figure tra cui l'inossidabile Giuseppe Conti sindaco di Garlate.

Prossimo giro, Silea Spa, l'azienda che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti. Il presidente Domenico Salvadore non è intenzionato a ricandidarsi. Dovrebbe restare, invece, Alberto Spreafico di Missaglia, già vice presidente.

E poi c'è Seruso Spa, l'azienda che opera nel comparto del riciclo dei rifiuti e che ha una importanza strategica sempre crescente. Oggi al vertice c'è l'avvocato Massimiliano Vivenzio, amministratore comunale di Merate, oggi residente a Lecco.

Il grande risiko, dunque è ancora in pieno svolgimento. Anche se il vero tavolo è ristretto a Mauro Gattinoni (Lecco PD), Mauro Piazza (Lecco Lega), Antonio Rusconi (Valmadrera Civici), Riccardo Fasoli (Mandello Civici di centrodestra).

E ancora una volta Merate sta a guardare.

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Claudio Brambilla
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