Montevecchia: gli "outsider" di Castagni all'insegna dell'etica

A prendersi la scena a Montevecchia in questa campagna elettorale di fine estate, domenica 12 settembre, è stato il candidato sindaco Giovanni Castagni per Montevecchia Etica. Nella sede in via Ostizza della Comunità Charis da lui fondata ha svelato al pubblico i principî fondanti di quella che diverrebbe la sua azione amministrativa, se eletto. "Gestire una comunità in piccolo non è come gestire un Comune, ma possiedo la responsabilità che serve per dare valore ai valori". Dapprima quelli cristiani, ha detto il leader di Montevecchia Etica, ma più in generale la capacità di ascolto.


Claudio Andreotti, Enrico Conti, Emilio Poliani, Paolo Vetri, Emanuela Sironi, Giovanni Castagni, Chiara Montrasio, Giovanna Mastromonaco

"Io sarò il sindaco, non un sacerdote, ma essere sindaco significa avvicinarsi alle persone con voce amica, sapendo avvicinarle in qualcosa di importante" ha dichiarato Castagni. Alla base dell'agire c'è il rispetto dell'etica. "Vorrei che Montevecchia sia la città dell'etica. Siate alti, siate nobili, che non significa possedere denaro, ma avere quella disposizione interiore a vivere i valori - ha proseguito il candidato sindaco - Sarò cittadino tra i cittadini, primo tra i cittadini non perché migliore ma perché avrò maggiori responsabilità. Non voglio essere il sindaco della politica e dei compromessi, voglio essere un sindaco amato che sa risolvere i problemi partendo da un livello di bellezza che già c'è a Montevecchia". Castagni ha ringraziato la Giunta uscente per il suo operato, non basando il suo discorso sulle critiche all'attuale amministrazione e ha anzi auspicato di evitare a litigare su tutto. Ha invece promesso di parlare con le persone, di andare a trovare a casa chi si sente solo e ha bisogno di conforto. Ha assicurato che sarebbe un sindaco a tempo pieno.

Un intervento a più riprese simile a un discorso motivazionale, contaminato dal percorso personale e professionale dello stesso 55enne Castagni. Ha poi passato a descrivere il logo della lista, disegnato dal candidato a consigliere Enrico Conti, pittore montevecchino. Una colomba bianca, simbolo sacro di purezza e integrità, ha sottolineato l'aspirante primo cittadino. "È tempo di spiccare il volo come quella colomba. Il cambiamento non è asfaltare una strada o mettere una luce in più, quello è normale. Bisogna stravolgere quando si ha una visione delle cose - ha esortato Giovanni Castagni - I buchi nel cuore degli altri sono più deleteri delle buche sulle strade". Con fermezza ha sostenuto di essere "candido" e di non dover dire grazie a nessuno. "Non so se sarò accettato come sindaco, ma so che io ho accolto in me Montevecchia" ha aggiunto.


Il candidato sindaco Giovanni Castagni
Tra gli obiettivi che si pone la lista Montevecchia Etica ci sono quelli di aiutare le persone che hanno perso il lavoro a trovarne uno, a occuparsi dei bisogni delle donne, dei commercianti e degli imprenditori, a organizzare eventi per rendere il colle "la città della felicità". Vorrebbe replicare l'Ambrogino d'oro a Montevecchia dedicandolo ai montevecchini che si sono distinti per le proprie opere oggi come ieri. Vorrebbe aumentare il numero di agenti di Polizia locale.

In caso di vittoria la vice sindaca sarebbe Emanuela Sironi, montevecchina doc che ha consigliato di trasferire in paese la sede della Comunità Charis da Vermezzo. Castagni ha affermato di voler affidare due assessorati esternamente - bilancio e lavori pubblici - a persone di sua fiducia che ha già individuato ma che rivelerebbe solo in caso di vittoria [per le sue dimensioni Montevecchia può in realtà avere un solo assessore oltre al vice sindaco, che è assessore per Statuto, ndr].



Giovanni Castagni ha quindi presentato i nove candidati a consigliere, descrivendo i loro tratti umani e personali. Quattro montevecchini: l'ex vigile Claudio Andreotti, il pittore Enrico Conti, Emanuela Sironi e Lorenzo Limonta. Gli altri cinque sono membri della Comunità Charis, persone che Castagni conosce da molto tempo e di cui si fida: Emilio Poliani, Giovanna Mastromonaco, Chiara Montrasio, Laura Maranesi e Paolo Vetri
M.P.
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